Spoiler serie Chicagoland Vampires

Casa Cadogan si trovava in Hyde Park, un quartiere a sud del centro di Chicago.
Chicago era anche sede dell'università che stavo frequentando quando sono diventata vampiro. Ethan mi aveva cambiato, iniziando la mia trasformazione solo pochi secondi dopo che ero stata attaccata da un vampiro fuorilegge - uno non legato ad una particolare casa - mandato da Celina Desaulniers. Lei era la vampira narcisista che avevo colpito giusto un momento dopo che Ethan era stato ucciso;lei aveva mandato il fuorilegge ad uccidermi per far incazzare mio padre. Come avevo scoperto dopo, il mio padre rivenditore immobiliare aveva offerto denaro ad Ethan per fare di me un vampiro. Ethan aveva declinato l'offerta, e Celina si era sentita offesa dal rifiuto di mio padre di fare la stessa offerta a lei.
Comunque, Ethan mi nominò sentinella della casa. Per aiutare a proteggere la casa, e per evitare di ascoltare le romantiche scappatelle di mezzanotte di Mallory ( e di mezzogiorno......e delle 6 del mattino......e delle 6 di pomeriggio) con Catcher, mi sono trasferita a casa Cadogan.
La casa aveva tutto il basilare - cucina, palestra, ed una centrale operativa dove le guardie tenevano d'occhio la casa, e le stanze da letto per circa 90 dei 300 vampiri Cadogan. La mia stanza era al secondo piano. Non era enorme e non era lussuosa, ma era una tregua dal dramma di essere un vampiro a Chicago. Aveva un letto, libreria, armadio e piccolo bagno. In più era proprio in fondo al corridoio con una cucina carica di cibo spazzatura e sangue in sacche fornite dal nostro servizio di consegna orribilmente chiamato, Blood4you.
Parcheggiavo la mia volvo arancione a pochi isolati, poi camminavo di nuovo verso casa. Le nuove luci di sicurezza brillavano nell'oscurità di Hyde Park - istallate quando la casa è stata rinnovata dopo un attacco da parte di rabbiosi mutaforma- riversandosi lungo il terreno. I vicini si erano lamentati delle luci fin al momento in cui avevano considerato le conseguenze di non averle, la protezione dell'oscurità potrebbe offrire trasgressori soprannaturali.
La casa era relativamente tranquilla stanotte, un gruppo di manifestanti si rannicchiò in coperte sull'erba tra il marciapiede ed il cancello di ferro battuto che circondava la casa. Il loro numero si era ridotto dalle masse che avevano sciamato l'erba prima che il sindaco Tate fosse destituito dal suo incarico, chiamato in giudizio, ed imprigionato in una località sconosciuta. Il cambio nella leadership aveva calmato gli elettori della città.
Sfortunatamente, non aveva calmato i politici. Diane Kowalczyk, la donna che aveva sostituito Tate, aveva negli occhi la stanza ovale, e stava usando gli esseri sovrannaturali di Chicago per sostenere la sua futura campagna. Era una grande sostenitrice della proposta di legge di registrazione degli esseri soprannaturali, che avrebbe imposto a tutti di registrare i propri poteri e portare documenti d'identità. Dovevamo anche registrarci ogni volta che entravamo o lasciavamo lo stato. La maggior parte degli esseri soprannaturali odiava l'idea. Era antitetico all'essere americano, e suonava di discriminazione. Certo, alcuni di noi erano pericolosi, ma questo era vero anche per gli esseri umani. Gli umani di Chicago avrebbero supportato una legge che richiedeva loro di dimostrare la loro identità ad ognuno che chiedeva? Ne dubitavo.
Gli umani che avevano deciso che fossimo tutti inaffidabili,dedicavano le loro serate a farci sapere quanto ci odiavano. Purtroppo, alcuni dei manifestanti stavano cominciando a sembrare familiari. In particolare, riconoscevo una giovane coppia - un ragazzo ed una ragazza che non potevano avere avuto più di 16 anni, e che una volta avevano cantato parole d'odio a me ed Ethan.
Si, avevo le zanne. La luce del giorno era letale, così come i paletti di pioppo e decapitazioni. Il sangue era una necessità, ma lo erano anche il cioccolato e la soda dite. Non ero morta; solo non ero umana. Così avevo deciso che se agivo normalmente, ed ero gentile, potevo lentamente cambiare i loro preconcetti riguardo i vampiri.
Le case di Chicago stavano anche avendo la meglio contestando la disinformazione. C'era anche una bacheca in Wrigleyville con una foto di 4 diversi, sorridenti vampiri con sotto le parole "vieni!". Il cartellone doveva essere un invito a conoscere le case di Chicago. Stanotte, era una ragione per infelici dall'aspetto adolescenziale di usare le mani dipingendo cartelli "vieni - e muori!".
Sorrisi educatamente quando passai loro accanto, poi sollevai i 2 sacchetti stampati di hamburger e patatine fritte. "tempo di cena!" annunciai allegramente.
Ero stata accolta al cancello da 2 mercenari fate che controllavano l'accesso al giardino di casa Cadogan. Avevano offerto il minimo dei cenni mentre passavo, quindi avevano rivolto di nuovo la loro attenzione alla strada. Notoriamente le fate erano antivampiro, ma erano anche più antiumano. I pagamenti in contanti della casa per i loro servizi di sicurezza mantenevano questo equilibrio.
Saltai il passaggio per il portico e mi diressi dentro, dove fui accolta da un gruppo di vampiri che fissava il muro dove Frank aveva appeso le sue dichiarazioni.
"Benvenuti nella giungla", disse una voce dietro di me.
Mi voltai per trovare Juliet, una delle guardie rimanenti di casa Cadogan, guardare i vampiri con uno sguardo disperato. Era magra e coi capelli rossi, e con uno sguardo da folletto.
"che sta succedendo?" chiesi.
"Più regole", disse lei, indicando il muro. "Tre nuove aggiunte al muro della vergogna. Frank ha deciso che i vampiri non devono riunirsi insieme in gruppi più numerosi di 10 a parte gli incontri ufficialmente sanzionati".
"Tutto il meglio per rivolgerci contro il GP?" mi chiesi.
"Credo. Evidentemente la libertà d'assemblea non è uno dei diritti preferiti del GP".
"Molto coloniale", mormorai. "Qual'è il secondo?"
La sua espressione divenne piatta. "Sta razionando il sangue".
Ero così stordita dall'idea che mi ci volle un momento per raccogliere il mio ingegno. "Siamo vampiri, abbiamo bisogno di sangue per sopravvivere".
Lei guardò con disprezzo la carta sul muro. "Oh, lo so. Ma Frank, nella sua infinita saggezza, ha deciso che Ethan ci ha viziati avendo sangue insaccato troppo facilmente disponibile. Ha tagliato le consegne Blood4you".
Sebbene solitamente bevevamo sangue in sacche, Cadogan era uno dei pochi casati di vampiri negli Stati Uniti - e l'unico a Chicago - che permetteva ai suoi vampiri di bere sangue da umani o altri vampiri. Le altre case avevano abolito la pratica per meglio assimilarsi con gli umani.
Personalmente, avevo preso sangue solo da un uomo - Ethan - ma potevo apprezzare che l'opzione fosse disponibile.
"Meglio noi che casa Grey", pensai. "Almeno noi abbiamo altre fonti".
"Non questa volta", disse Juliet. "Ha anche vietato di bere".
Quella idea era altrettanto assurda - ma per una ragione differente. "Ethan aveva fatto quella regola", protestai. "e Malik l'ha confermata. Frank non ha potere".-
Ma juliet mi interruppe con una scrollata di spalle. "E' parte della sua valutazione, ha detto. Un test per vedere quanto bene gestiamo la nostra fame".
"Lui sta avviandoci al fallimento", dissi con calma, guardando oltre la folla di vampiri, che ora chiacchieravano nervosamente. "Non c'è modo di farlo attraverso un'amministrazione controllata, due mesi dopo aver perso il nostro maestro e con i manifestanti alle porte, senza che qualcuno vada fuori di testa per la mancanza di sangue". Guardai dietro verso di lei. "La userà come scusa per prendere in consegna la casa, o chiuderla del tutto".
"Molto probabilmente. Ha ancora in programma il colloquio?"
Non sorprendentemente, Frank aveva richiesto ad ogni vampiro di prendere parte ad un colloquio privato. Da quello che avevo sentito, le interviste erano trattamenti abbastanza standard "giustifica la tua esistenza". Io ero una dei pochi vampiri con cui non aveva ancora parlato. Non che ne fossi depressa, ma ogni giorno che passava senza colloquio mi rendeva molto più sospettosa.
"Ancora niente", le dissi.
"Forse è un segno di rispetto o qualcosa del genere. Cercando di rispettare la memoria di Ethan non intervistandoti prima?"
"Dubito che il nostro rapporto farebbe oscillare la valutazione della casa dal GP. Forse è strategico - lui tiene duro così io anticipo la conversazione, preoccupata per questo". Tenevo in alto la mia cena.
"Almeno ho cibo di conforto".
"E parlando di questo, è una cosa buona che tu l'abbia portato dentro".
"Perché?"
"La terza regola: Frank ha proibito cibi precotti nelle cucine".
Tre strike per Frank. "Qual è il suo razionale per questo?"
"E' malsana, troppo elaborata, e costosa, ha detto. E' tutto mele e cavoli e grano in questo momento di là".
Come un vampiro con appetito, questo faceva quasi più male delle altre cose che Frank aveva fatto.
Juliet guardò il suo orologio. "Bene, dovrei rientrare. Ti stai dirigendo su a mangiare?"
"Luc e Malik volevano parlare, e ho promesso che avrei portato il cibo. Cosa stai facendo?"
Fece un gesto verso le scale che portavano al piano seminterrato della casa, dove si trovava la centrale operativa. "Appena finito uno spostamento sui monitors". Intendeva i televisori a circuito chiuso che catturavano filmati di sicurezza dalle zone della casa.
"Qualsiasi cosa fa notizia?"
Lei ruotò gli occhi. "La gente ci odia blah blah blah, vorrei che andassimo dritti all'inferno, o forse Wisconsin, dal momento che è più vicino, blah blah blah".
"Stesse solite cose?"
"Più o meno. Se Celina pensava che uscendo allo scoperto i vampiri stavano per entrare in una felice favola di vampiri, si sbagliava di grosso".
"Celina ha sbagliato su una serie di fronti", dissi.
"Questo è vero", disse dolcemente, ed io colsi la punta di pietà nella sua voce. Ma la pietà era faticosa da sopportare come il dolore, così cambiai soggetto.
"Qualche segno di McKetrick?" chiesi. McKetrick, nome sconosciuto, era un tipo militare che aveva deciso che i vampiri erano il nuovo nemico della repubblica. Aveva abbigliamento nero, armi da combattimento, ed un forte desiderio di ripulire la città da tutti noi. Aveva arringato me ed Ethan una sera, ed aveva promesso che lo avremmo rivisto ancora. C'erano stati un paio di avvistamenti da allora, e mi sarebbe piaciuto avere qualche dettaglio in più sul suo passato militare da Catcher - pensare tattiche discutibili e problemi della catena di comando - ma se avesse avuto un piano generale per un vampiricidio, non lo aveva tuttavia reso chiaro.
Non ero sicura se questo mi facesse sentire meglio o peggio.
"Neanche un'increspatura". Lei inclinò la testa di lato. "Che cosa ci facevi là fuori?"
"Fuori. Mi allenavo fuori. Intendo." inciampai un po' sulla spiegazione, come se non avessi già confessato alle guardie che stavo lavorando con Jonah. Il nostro tempo insieme era stato attivato dal nostro collegamento con la guardia rossa, e quel segreto non spettava a me dirlo, così evitavo l'argomento Jonah completamente.
Una bugia più intricata in una trama già intricata.
"E' sempre bene restare in forma", disse Juliet con una strizzata d'occhio.
Una strizzatina che suggerì di non essere stata così subdola dopo tutto.
"Bene, è stata una lunga notte", disse. "Vado di sopra".
"Juliet", la chiamai, prima che fosse troppo lontana. "Hai mai saltato?"
"Saltato?" chiese con una smorfia. "Come in aria?"
"Come giù da un palazzo".
"L'ho fatto". Uno sguardo di comprensione nei suoi occhi. "Perché, sentinella hai fatto il tuo primo lancio stasera?"
"Si, l'ho fatto".
"Congratulazioni", disse. "Solo stai attenta a non andare troppo lontano o cadere troppo veloce".
Parole per vivere.
Frank aveva cooptato l'ufficio di Malik - che un tempo era appartenuto ad Ethan.- Malik aveva avuto appena due settimane nella stanza prima che Frank arrivasse ed annunciasse che aveva bisogno di spazio per valutare la casa.
Malik - alto, pelle color cioccolato ed occhi verdi - era deliberativo. Scelse le sue battaglie con cura, così aveva rinviato ed era tornato al suo vecchio ufficio in fondo al corridoio.
Non era grande; la stanza era quasi riempita dalla scrivania di Malik, scaffali di libri e ricordi personali. Ma le piccole dimensioni non ci impedivano di incontrarci lì regolarmente. Legati insieme dal nostro dolore, avevamo più probabilità di essere stipati nell'ufficio nel nostro tempo libero che altrove nella casa.
Stasera, Malik e Luc seduti su lati opposti di una scacchiera in cima alla scrivania di Malik, Lindsey seduta a gambe incrociate sul pavimento a pochi passi di distanza, una rivista in mano.
La moglie di Malik, Aaliyah - piccola, stupenda e così sommessa come loro - in alcune occasioni si univa a noi, ma stanotte era assente. Aalyah era una scrittrice che trascorreva più tempo nel loro appartamento che fuori. Potevo completamente capire la voglia di accovacciarsi ed evitare il dramma vampirico.
Luc, ora secondo della casa ed ex capitano delle guardie Cadogan, era biondo, i capelli in disordine, e rilassato. Era nato e cresciuto nel selvaggio west, ed io pensavo che fosse stato reso un vampiro con la canna di una pistola. Luc si struggeva per Lindsey, la mia BFF casa ed una collega guardia che apparentemente aveva rubato ??????
La loro relazione era state stop and go per molt tempo, anche se più "stop" che "go". La spaventava che una relazione poteva portare ad una rottura, ed una rottura poteva distruggere la loro amicizia. Nonostante la sua iniziale impegno-fobia, bramante conforto dopo la morte di Ethan, aveva finalmente accettato di dare a Luc una possibilità.
Io avevo trascorso la prima settimana dopo la sua morte in una nebbia nella mia stanza. Quando finalmente emersi e Mal era andata di nuovo a casa, Lindsey si presentò alla mia porta in una totale eccitazione. Era andata da Luc col suo dolore, e la consolazione si era trasformata in affetto - da un abbraccio di sostegno ad un bacio appassionato che aveva completamente scosso i suoi calzini (o così lei diceva). Quel bacio non aveva cancellato i suoi dubbi, ma aveva rassicurato le sue paure abbastanza da dargli una possibilità.
Luc, naturalmente, si sentiva completamente giustificato.
"Sentinella", disse Luc, dita in bilico su uno dei cavalieri neri, discutendo apparentemente le sue opzioni. "Sento odore di quegli hamburger, e sarebbe meglio che ne abbia portato abbastanza per tutti".
Presa la decisione, afferrò il cavaliere, mettendolo giù pesantemente nella sua nuova posizione, poi alzò le braccia in aria trionfalmente. "E così avanziamo!" disse, rivolgendo il suo sopracciglio a Malik". "Hai una risposta a questo?"
"Sono sicuro che immaginerò qualcosa", disse Malik, il suo sguardo ora fissava la scacchiera, esaminando da sinistra a destra come se stesse calcolando le probabilità e valutando le sue opzioni. La partita a scacchi era diventata un rituale settimanale, un modo - o così intuivo - per Malik e Luc di esercitare un qualche minimo controllo sulle loro vite mentre la testa parlante del GP sedeva a pochi metri in fondo al corridoio, decidendo il loro destino.
Misi le buste col cibo sulla scrivania, tirai fuori un bacon burger per me e Lindsey, e presi posto accanto a lei sul pavimento.
"Così", dissi, ripiegando la carta che rivestiva l'hamburger. "Razionamento del sangue?".
Luc e Malik ringhiarono simultaneamente. Malik generalmente lasciava Frank ai propri espedienti - pensando che il GP non gli avrebbe permesso di intervenire senza peggiorare le cose. "Quell'uomo è un idiota pietra fredda", disse Luc, prendendo un impressionante morso del suo hamburger triplo stratta.
"Sfortunatamente," disse Malik, muovendo il suo pezzo dello scacchi e sedendosi di nuovo sulla sua sedia, "E' un idiota con la piena autorità del GP".
"Ciò significa che dobbiamo aspettare finchè strozza il cane prima che possiamo agire", disse Luc, curvato di nuovo sulla scacchiera. "Con tutto il dovuto rispetto, il ragazzo è un idiota".
"Non ho una posizione ufficiale rispetto alla sua idiozia", disse Malik, tirando una scatola di patatine fuori dalla busta, applicando una quantità prodigiosa di ketchup, e cercando dentro. Apprezzavo che Malik, al contrario di Ethan, non avesse bisogno di essere istruito sulla cucina migliore e unta di Chicago. Sapeva la differenza tra un hot dog rosso ed un hot dog di manzo, aveva una pizza preferita ed era conosciuto per aver intrapreso a tarda notte un viaggio con Aaliyah ad una tavola calda fuori Milwaukee per prendere la "migliore crema di formaggio" del Wisconsin. Più potere a loro.
"Ma gli permetteremo di impiccarsi con la sua stessa corda", aggiunse malik, "e nel frattempo, monitorizzeremo i vampiri ed interverremo quando sarà il momento opportuno".
Il tono era tutto maestro vampiro, qualcosa che Malik aveva ottenuto meglio usandolo nel corso delle ultime settimane. Presi il suggerimento, lasciai cadere l'argomento ed affondai nel mio hamburger mentre Luc usava una patatina fritta per puntare vari pezzi degli scacchi tra cui stava di nuovo decidendo.
"Deliberativo vero?" sussurrai a Lindsey.
Lei sorrise troppo consapevolmente per confortare. "Non hai idea di quanto deliberativo possa essere. Quanto approfondito". Si chinò verso di me, rosicchiando un po' di pancetta dal suo hamburger. "Ho mai decantato la sua gloria di vampiro col petto villoso e con indosso solo stivali da cowboy?"
A mezzo morso, strinsi i miei occhi chiusi, ma era troppo tardi per bloccare l'immagine di Luc che indossava solo il suo abito di nascita ed impertinenti stivali rossi. "E' del mio ex capo che stai parlando", sussurrai. "E io sto cercando di mangiare".
"Stai pensando a lui nudo, non è vero?"
"Sfortunatamente".
Lei accarezzò il mio braccio. "E pensare che io in realtà ero titubante a causa della sua età. Oh, e parlando di questo. Calzoni di pelle da cowboy. Ho detto abbastanza."
"Sicuramente hai detto anche più di abbastanza". Lindsey stava diventando la mia nuova Mallory a casa, completa di dettagli di conquista. Sigh.
"In questo caso, ti lascio alla tua immaginazione. Ma ti raccomando vivamente l'applicazione terapeutica di un vampiro a petto nudo al cordoglio. fa miracoli.".
"Sono sinceramente felice di sentirlo. Ma se continui a parlare, ti caccerò fuori gli occhi con uno stuzzicadenti": Spinsi una manciata di tovaglioli nella sua direzione. "Zitta e mangia il tuo hamburger".
A volte una ragazza deve dettare legge.

Allora.... abbiamo lasciato Merit in piena crisi a casa Cadogan alla fine del primo capitolo....il secondo si apre con Merit che sogna Ethan che cerca di parlarle ma lei non riesce proprio a capire che lingua lui stia usando (pensa possa essere Svedese, viste le origini di Ethan)nel frattempo si avvicina una tempesta ed Ethan cerca di trascinarla verso la tempesta, mentre lei scappa via per mettersi al riparo cercando di portarlo con sé,quando si guarda dietro lo vede svanire nel cuore della tempesta urlando il suo nome:"Merit!"
Lei si sveglia in preda all'angoscia, anche perché è il sesto incubo che riguarda Ethan, chiama quindi Mallory per avere conforto, ma forse perché Mal si sta preparando agli esami di magia (con l'aiuto del suo insegnante Simon), non le è di molto aiuto, le dice che invece di capire perché faccia questi sogni, dovrebbero cercare di farli cessare. Merit non ne è felice perché almeno nei suoi sogni Ethan è ancora vivo e le sembra di averlo vicino.
Scendendo nella centrale operativa le viene mostrata una foto in cui si vede il lago Michigan con acque completamente nere e, vicino alla riva una ninfa sembra star recitando formule magiche. Kelley,il capo delle guardie, le affida allora il primo incarico fuori dalla casa dopo la morte di Ethan,deve andare al lago per vedere cosa riesce a scoprire.
Decide di andare ad indagare insieme a Jonah, ed insieme si recano sulle sponde del lago accorgendosi che oltre ad essere assolutamente nere ed immobili, le sue acque sembrano risucchiare la magia tutt'intorno, come un enorme buco nero magico.
Merit decide allora di chiamare Jeff (viste le sue conoscenze con le ninfe) per vedere se riesce ad ottenere un incontro con la ninfa della foto per capire cosa abbia mai fatto per ridurre il lago così.
Improvvisamente Merit e Jonah sentono delle urla provenire da un luogo vicino ed arrivando sul posto si rendono conto che si tratta di una lite tra ninfe che stanno tutte inveendo contro la ninfa della foto di nome Alanna perché essendo stata fotografata in quella situazione fa sembrare che le ninfe compiano magia nera.
Catcher,Jeff e suo nonno li raggiungono e, appurato che le ninfe non hanno nessun ruolo in questa situazione,decidono di allontanare le ninfe dal lago.
Si scopre che esistono ninfe legate all'acqua delle fontane, delle cascate, degli oceani, ma sono le sirene che controllano i grandi laghi.
Ninfe e mutaforma hanno un legame profondo, ma ninfe e sirene non vanno per niente d'accordo.A Chicago le ninfe del fiume controllano il fiume e le sue rive; Lorelei,la sirena,controlla invece il lago Michigan.
Ovviamente gli uomini non possono andare sull'isola in mezzo al lago dove vive Lorelei perché ne verrebbero ammaliati dal canto e non potrebbero più lasciare l'isola.
Così si decide che sarà Merit solamente ad andare a parlarle.Nel frattempo Jonah tenta di convincere Merit ad entrare nelle GR.
Tornando a casa, Merit si reca in biblioteca per studiare le sirene, ma viene chiamata a colloquio da Frank.
Il dialogo non è dei più facili perché Frank cerca di denigrare l'operato di Ethan e per Merit è dura resistere, e per di più viene a sapere che Tate ha detto al presidio che la colpa delle morti dei 2 maestri vampiri e solo di Merit perchè ambisce ad ottenere il comando della casa.
Perché Tate ha parlato col presidio? Cosa ne ricava? Di sicuro non è un essere umano....ma allora....chi o cosa è?
Merit decide di chiedere a Jeff di poter parlare con Tate di persona.Nel frattempo gli umani vengono fomentati dal nuovo sindaco Kowalczyk che insegue il suo sogno di potere.
Merit va con Catcher e suo nonno nel posto dove è rinchiuso Tate; suo nonno le consegna un amuleto che la proteggerà dall'influsso della magia; entrando nella stanza di Tate si rende conto di essere in presenza di una magia potente ed antica.
Il loro discorso riporta alla luce quella terribile notte e lui afferma di non aver detto al GP che è stata lei ad orchestrare di uccidere i 2 maestri ma che ne è la responsabile perché se Celina non l'avesse odiata non avrebbe usato il paletto,se Ethan non l'avesse salvata sarebbe ancora vivo, e se lei non avesse preso il paletto Celina sarebbe ancora viva.Merit gli rinfaccia il ruolo da lui assunto nel produrre una droga che faceva uscire i vampiri fuori di testa, nell'aver preso il controllo delle azioni di Celina proprio grazie a questa droga ed ai suoi poteri solo per poter governare la città dei vampiri.
Alla fine Merit gli chiede cosa voglia da lei, e lui risponde che vuole che sia una degna avversaria.
Lei risponde che non ha nessuna voglia di giocare alla guerra con lui, ma lui le risponde che stanno già giocando e che adesso la prossima mossa tocca a lui......
Il nonno di Merit riesce a farle avere un passaggio in elicottero per arrivare all'isola della sirena dove si rende conto che Lorelei non è coinvolta nel caso del lago, anzi ne sta male.
La sirena però pensa che la causa possa essere la contemporanea presenza dei mutaforma e delle ninfe i cui poteri così affini destabilizzano il mondo magico.
Dopo un volo di ritorno difficoltoso, merit trova le chiamate di jonah e kelley.
Chiama Kelley che la riempie di complimenti per aver risolto il caso e le dice che l'acqua del lago è tornata normale. Lei prova a spiegare che in realtà non ha fatto nulla, anche perché la sirena è estranea ai fatti, ma per Kelley l'importante è il risultato.
Merit non è tranquilla.
Si reca in ufficio da suo nonno per raccontargli tutto pensando che prima o poi avrebbero scoperto cosa volesse dire Tate con "la prossima mossa".
Riferisce a catcher, Jeff e suo nonno l'accaduto e la teoria della sirena, sui mutaforma e le ninfe,che a tutti loro sembra poco verosimile. Mentre si trova nell'ufficio di suo nonno arriva il sindaco che li accusa di aver usato beni comuni per una passeggiata privata in elicottero ed annuncia loro che chiuderà l'ufficio e che devono sgombrare i locali entro 24 ore.
Catcher suggerisce l'idea di continuare ad operare da soli senza dover dipendere dai sussidi e dai voleri della politica.
All fine merit chiama Jonah per un resoconto; i due si incontrano al parco e lei gli racconta del lago e dell'ufficio di suo nonno.
Ci sono momenti di imbarazzo tra i due quando lui le dice che è affascinante. Quando le tocca il viso, tra i 2 scorre una scarica di magia. Jonah le spiega che si tratta di magia complementare; i vampiri non possiedono magia, la percepiscono ma non la possiedono, ma, ci sono dei vampiri che interagiscono con la magia in modo complementare, come se fossero sulla stessa frequenza.Le dà anche un soprannome: shorty.
Merit sogna ancora Ethan mentre guardano un'eclissi con delle ombre minacciose che dalla luna oscurata arrivano sulla terra; lui le dice che è un cattivo presagio e che lei lo deve fermare o trovare qualcuno che lo faccia. ma lei non sa come fare.
Poi si alza il vento e lui scompare urlando il suo nome:"Merit".
Così si sveglia e decide di andare ad allenarsi per allentare un po' la tensione. La raggiunge Luc e insieme ricordano Etahn.
Decide allora di andare a trovare Mallory per vedere come vanno i suoi studi.
Davanti casa di Mal incontra Simon.
Le sembra strano che non le chieda del lago, così lo fa lei, e la risposta di lui è tanto evasiva che le lascia qualche dubbio, ma decide di passarci sopra.....per il momento.
Bussa alla porta di casa di Mal ed apre Catcher che ha stabilito il suo ufficio a casa, (suo nonno nel garage).
Trova Mal in cantina immersa nella lettura del suo libro, tra vari barattoli di conserve ereditate alla morte della zia insieme alla casa, e impregnata dalla orribile puzza di aceto.
Stava studiando magia nera, non aveva un bell aspetto ed era strana, evasiva e stava nascondendo qualcosa. L'unica spiegazione che viene in mente a Merit è lo stress per gli esami.
Salendo in soggiorno parla con catcher che le chiede se con Jonah sono solo colleghi di lavoro e se sta onorando la memoria di Ethan.Lei risponde all'inizio un po' risentita, poi si ammorbidisce ascoltando come Catcher ha conosciuto Ethan.
Mentre Merit e Catcher stanno parlando, lei riceve una telefonata di Jonah che la invita a guardare fuori dalla finestra.
Lei e Catcher escono fuori e quello che vedono li lascia sconvolti: il cielo e la luna sono di colore rosso scuro.
Una volta Mal aveva profetizzato qualcosa sulla caduta dei re della bianca città.
A volte Chicago è chiamata "bianca città". Ma se di questo si tratta, chi sono i re che dovrebbero cadere?
Anche Merit ha sognato la luna,ma forse è solo una coincidenza, perché se così non fosse......